
Il 26 maggio le tre animazioni del progetto Zoom Out sono state presentate presso lo Zumzeig Cinecooperativa di Barcellona.
Questi video sono stati ideati come risorse educative per promuovere il pensiero critico in classe. Creati con una prospettiva intersezionale, mirano a mostrare come diversi assi di disuguaglianza — come genere, razza, classe sociale e diversità funzionale — interagiscono e modellano le nostre esperienze vissute.
Le animazioni, della durata compresa tra tre e quattro minuti, sono disponibili in sei lingue — catalano, spagnolo, inglese, italiano, polacco e croato — e sono accompagnate da una serie di attività didattiche che supportano l’esplorazione della diversità, della differenza e dell’equità.
Il progetto ha le illustrazioni di Cristina Zafra, animazione di Sergi Benach, produzione di Lorena González e montaggio audio e musicale di Cristian Arenós.
Presentazione dell’evento: letteratura, esperienze vissute e impatto in classe
Con lo slogan Che i libri siano terremoti, l’evento ha mostrato come la letteratura per l’infanzia possa diventare uno strumento per esplorare e dialogare sulle disuguaglianze. Non si è trattato solo dell’anteprima delle animazioni, ma anche della presentazione degli obiettivi pedagogici e sociali più ampi del progetto.
Durante l’evento i ricercatori hanno condiviso il processo di sviluppo e implementazione dei laboratori in classe con studenti e insegnanti. Particolare enfasi è stata posta su attività come la rete identitaria, che ha permesso agli studenti di riflettere sulle proprie identità multiple in modo creativo e potenziante. Queste attività sono state ben accolte da studenti e personale, poiché hanno reso concetti astratti come diversità e disuguaglianza più tangibili e coinvolgenti.
Oltre ai tre cortometraggi animati, al pubblico è stata presentata anche una compilation video di testimonianze di giovani che condividono storie personali di incontro con la disuguaglianza e riflettono su come la letteratura aiuti a dare senso a queste esperienze. Il video ha sottolineato il potenziale emotivo e trasformativo dei libri, in particolare quando le persone giovani sono incoraggiate a mettere in relazione le narrazioni letterarie con la propria vita.
Tavola rotonda sulla mediazione letteraria e la disuguaglianza
La seconda parte dell’evento ha visto una tavola rotonda con professionisti dell’educazione e della mediazione letteraria. Erano presenti Marc Alabart (Tàndem Letteratura per Bambini e Giovani), Mar González (Maneno, associazione educativa sulla mediazione letteraria e l’interculturalità), Jèssica Balcells (Scuola Joan Miró, Barcellona), Mireia Escobar (Scuola La Sínia, Vic), Maria Alonso (Artijoc) e i ricercator3 Gerard Coll-Planas, Marina Garcia-Castillo e Lorena González-Ruiz, del team Zoom Out.
La conversazione si è concentrata su come la letteratura possa essere utilizzata non solo per trasmettere valori, ma anche per creare dialogo e favorire la consapevolezza delle disuguaglianze. Sono stati condivisi esempi concreti dai rispettivi campi e si è riflettuto sul ruolo di educator3, mediator3 e famiglie nel guidare le persone piccole verso una comprensione più critica e inclusiva del mondo attraverso i libri.
Finanziato dal programma Erasmus+, Zoom Out è coordinato dal Gruppo di Ricerca sugli Studi di Genere: Traduzione, Letteratura, Storia e Comunicazione (GETLIHC) presso l’UVic-UCC.